accompagnano antonio di martino in questo lavoro i fidi giusto correnti (batteria e percussioni) e simona norato (tastiere e chitarre). il disco è stato registrato al macwave studio di brescia e missato al picicca studio di rende con la coproduzione artistica di dario brunori e la supervisione di matteo zanobini.
è un disco pieno di emozioni quello che segue 'cara maestra abbiamo perso', sicuramente più maturo ed efficace, più omogeneo e con una grande personalità autorale. eh si, perché con dimartino viene proprio voglia di evitare la parola indie e di tornare a parlare di cantautori. viene proprio voglia di godere delle belle melodie, degli arrangiamenti curati e dei testi talmente belli che vivrebbero quasi di vita propria.
le prime parole del disco colpiscono dal primo ascolto (io odio immensamente le ferrovie dello stato, perché è li che ci diciamo addio quattro volte al mese), per proseguire in 'non ho più voglia di imparare' (mentre guardavamo il divo sul manifesto del detersivo, pensavamo a monicelli che vola dal balcone, alla faccia della moda che ci vuole tutti giovani e belli, alla faccia dell'italia che ci vuole vivi e basta) e in 'maledetto autunno' (e incontrarsi in metro con un disco in mano in un giorno assurdo, fingersi più grandi di trecento anni, domandarsi come stai io sto bene come te)...
ma di esempi ce ne sarebbero decine perché a voler scegliere i pezzi migliori, per me è praticamente impossibile: ognuno ha una storia di umanità, di amori, di sentimenti... tanti lampi e tante intuizioni che fanno venire voglia di ascoltarlo e di canticchiarlo in continuazione. e continuerò a farlo in casa, in macchina e presto sotto i palchi della sua lunga tournée estiva...
tracklist
1. non siamo gli alberi
2. non ho più voglia di imparare
3. venga il tuo regno
4. amore sociale
5. cartoline da amsterdam
6. la penultima cena
7. maledetto autunno
8. io non parlo mai
9. piccoli peccati
10. poster di famiglia
11. ormai siamo troppo giovani
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