lunedì 14 maggio 2012

un anno in più (non cambia niente)

prendo spunto da questo bel pezzo dei perturbazione per parlare di una storia che in realtà ha poco in comune con quella cantata da tommaso. 
esattamente un anno fa, quasi per sbaglio, partiva questo blog ed il fatto di essere ancora qui a scrivere è già un risultato.
in questi dodici mesi nella mia vita qualcosa è cambiato ma soprattutto ho visto, vissuto ed imparato un sacco di cose. di una piccolissima parte ho scritto, le altre sono tutte conservate nelle tracce sparse per casa, nelle foto, nei sapori, negli odori e nelle sensazioni impresse nella memoria.
lo stile di james cook non è cambiato e lo sintetizza molto bene questo dialogo tratto dal film 'jules et jim' di francois truffaut del 1962:

oh, io sono un mezzo fallito. il poco che so lo devo al mio professore, albert sorel.
"cosa vuol diventare?", mi domandò. "diplomatico."
"ha una grossa fortuna?" "no."
"può con qualche apparenza di legittimità aggiungere al suo cognome un nome celebre?" "no."
"e allora rinunci alla diplomazia."
"ma allora cosa posso fare?" "il curioso."
"non è un mestiere." "non è ancora un mestiere. viaggi, scriva, traduca, impari a vivere dovunque, e cominci subito. l'avvenire è dei curiosi di professione. i francesi sono rimasti in casa da troppo tempo. troverà sempre un giornale che paghi per le sue scappatelle"


per il resto la musica ascoltata in casa, in auto e davanti a un palco assorbe parecchio tempo. però i luoghi visitati, i libri letti, le persone incontrate, i cibi assaporati, sono anch'esse parte dello stesso progetto...
il pc ed i social network, gli schermi cinematografici ed i parchi silenziosi catturano la mia attenzione, mentre della tv non sento ancora il bisogno.

con affetto,

(un curioso) james. 

un anno in più non cambia niente, io mi dimentico di te ma torno a raccontarmi una bugia...



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