venerdì 19 luglio 2013

nadia and the rabbits - dark fairy (2013)

nadia von jacobi, nata a monaco di baviera e residente in italia, è abituata a cantare in diverse lingue (inglese, tedesco, spagnolo, italiano). dark fairy è il secondo singolo e videoclip tratto da noblesse oblique, secondo disco del suo gruppo. 
il video è stato presentato nel mese di maggio in louisiana, durante il tour americano con i suoi rabbits (32 musicisti provenienti da ogni parte del mondo, che di volta in volta l’accompagnano). realizzato a new orleans, è una favola noir firmata dal regista austin kent che, in merito alla storia racconta: “rabbits mark: un giovane annoiato dal proprio lusso, inizia a sentire e vedere immagini di una grandiosa festa, proprio dentro alla sua misteriosa casa. vede uno spirito, la dark fairy, e inizia una rincorsa reciproca, ma sarà lei alla fine ad avere la meglio trascinandolo fuori”. di particolare impatto le location scelte: la boutique dell’hotel e i kingsway studios, una vecchia casa popolata, secondo le leggende, da spiriti, trasformata poi in studio di registrazione. da lì sono passati musicisti come bob dylan, iggy pop, r.e.m.. acquistata prima da nicholas cage e, in seguito, da sean cummings, è diventata una vera e propria opera d’arte.
ammirati alcuni giorni fa sul palco del carroponte, hanno decisamente convinto! nadia era accompagnata da 4 rabbits - l'austriaco bernhard bauer (rabbit ber - oboe ukulele charango konzertina bass uku), alberto greguoldo (rabbit greg - sax), camillo achilli (rabbit cami - bass) e niccoló bodini (roger rabbit - drums) - che hanno colorato le sonorità della band regalandoci un pop folk dal respiro internazionale. la splendida voce di nadia ci ha accompagnato per tutto il concerto, invitandoci, in modo spensierato a cercare il meglio dentro ognuno di noi e a difenderlo. 
per tutta la serata gli inserimenti di sax, oboe ed ukulele ci hanno fatto sognare e, socchiudendo gli occhi, ci hanno portato via, lontano dalle fabbriche e dai palazzi, alla ricerca della bellezza. comunicare creando, senza confini, una commistione di parole, suoni, sensazioni. non arenarsi sulle opinioni già acquisite e sulle esperienze già passate, ma continuare a viaggiare per rimanere liberi ed autentici. a questo ci invita la “musica globale” di nadia…
*grazie a thomas maspes per le foto.

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