giovedì 14 febbraio 2013

bachi da pietra - fessura (2013)

i bachi da pietra sono un gruppo rock blues piemontese, formatosi nel 2004, composto da giovanni succi (ex madrigali magri alla voce, chitarra e basso) e bruno dorella (ideatore e membro dei ronin e degli ovo, alla batteria minimale). ciò che li caratterizza è, da sempre, un suono vivido, ruvido e profondo, ottenuto anche grazie all’utilizzo di tecniche di registrazione rigorosamente analogiche.

ad inizio 2013 è stato pubblicato il loro quinto album, quintale, con l’importante apporto di giulio favero (one dimensional man, teatro degli orrori) che ha curato la produzione mixando e tagliando rigorosamente su nastro, senza interferenze digitali. è stato definito il disco “hard rock” dei bachi da pietra, per il materiale incandescente dal quale trae origine, con strumenti ancora una volta ai minimi termini, suoni taglienti, dirompenti, spesso saturi. l’energia che vi fuoriesce è potente e liberatoria, fino a diventare lisergica ed abrasiva. una volta di più volta rock e blues fossile, scarnificato e possente. le liriche sono epiche e sinistre, sarcastiche e corrosive, fino a diventare pugni nello stomaco per l’ascoltatore.
fessura, il loro nuovo singolo, è arricchito dalla chitarra di giulio favero. il video è firmato dall'artista argentina natalia saurin e rappresenta, come lei stessa racconta “una sorta di preghiera rivolta a sé stessi, una ossessiva richiesta di luce e aria nel proprio mondo chiuso, di rottura degli schemi che ciascuno si impone per scelta o per semplificarsi l'esistenza. ho immaginato i bachi da pietra in un luogo cupo ma allo stesso tempo bello, l'acquario, dove l'acqua - elemento di vita - rischia di diventare priva di ossigeno. tutto il video è un rimando alla fessura e allo sguardo, il tutto converge verso un'apertura simbolica che è il mare".
fessura
(giovanni succi)

fammi fesso, fesso come fessura, lascia entrar frescura in questa testa dura e chiusa.
 lascia entrar frescura in questa stanza chiusa e buia. fammi fesso fessura, lascia un’apertura.
 fammi fesso, fesso come fessura, fesso di natura, tutto scorre e muta.
fammi fesso, me lo dico allo specchio, dammi quello che merito non quello che cerco, anche senza riconoscimento esterno, fa che io riconosca me stesso e salvami la sete del meglio, per quello che non colgo al primo ascolto concedimi un secondo, concedimi una svista, una seconda vista, una seconda vita, una via d’uscita.
fammi fesso fessura. tutto scorre e muta.
fammi fesso: me lo dico allo specchio, cambia codice d’accesso del mondo a me stesso, dammi di meno, di meno più intenso, salvami da quel che già so e che già penso e dal colore che vesto, da chi mi fotocopia identico a me stesso salvami con nome diverso. salvami con nome… salvati coglione, salvati tu.
fammi fesso, fesso come fessura, lascia entrar frescura in questa testa dura e chiusa.
 fammi fesso, fesso come fessura, lascia entrar frescura in questa stanza chiusa e buia.
 te lo dico ancora.

 fammi fesso fessura. tutto scorre e muta.
 fammi fesso natura. né speranza né paura.


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