sabato 24 maggio 2014

valeria caputo - migratory birds (2013)

valeria caputo è una songwriter e compositrice pugliese adottata dall’emilia romagna. a 14 anni, nel giro di un’estate, da autodidatta, impara a strimpellare la chitarra che le ha regalato il padre e, con la sorella, scrive la prima canzone. inizia da qui una passione che la porta ad approfondire studi che riguardano la musica sia elettronica, che interattiva per le arti digitali, così come il canto jazz e la rock opera.
dichiara che il suo modello è joni mitchell, definita “donna coraggiosa nella cui musica si può ascoltare la voce di una sognatrice che ha voluto condividere se stessa con gli altri, apportando a chi l’ascolta un messaggio reale”.
i suoi ascolti, partendo dal rock della west coast, (“eredità paterna”) spaziano tra il prog e lo space rock, la musica italiana e quella classica, fino ad arrivare a quella contemporanea ed elettroacustica. pur avendo scritto, e scrivendo ancora, in italiano, inediti nel cassetto o per terzi, per ora sceglie di esprimersi in inglese in quanto affascinata, sia dalla musicalità di questa lingua, che dalla possibilità di essere comprensibile a tutti. nel 2012, autoprodotto e sostenuto da un’iniziativa di crowdfunding, esce il suo primo disco migratory birds

valeria lo considera un viaggio fra passato e presente, un percorso interiore raccontato attraverso dieci canzoni intime, avvolte in atmosfere sia acustiche che “progressive”. questo suo lavoro è un tributo a chi nella vita non subisce, ma impara a scegliere per conquistarsi una propria identità. valeria pensa che nessuno sia solo nel suo cammino, si sente parte di una collettività. nei suoi testi parla sempre “con il prossimo” cercando di aprirsi ad un confronto sincero, fermamente convinta che tutti, se lo volessimo, potremmo volare, migrare alla conquista di pace e armonia. grazie alla musica, la cantautrice dice che la sua vita sta prendendo una direzione molto spirituale. predisposizione d'animo che emerge anche dal video relativo al brano che da il titolo all’album. si tratta di un sogno, o meglio una “visione” sospesa fra cielo e terra, con protagonista una natura libera e suggestiva. non a caso le riprese, a cura del musicista marco pizzolla, sono state effettuate fra puglia, basilicata, molise e appennino tosco-romagnolo, in luoghi particolarmente cari a valeria. in questo contesto si muove una creatura femminile evanescente, discreta ed elegante. lo sguardo intenso di quell’occhio, che compare a tratti in primo piano, ci arriva come un invito ad entrare in contatto con la parte più intima di noi stessi...

migratory birds
they move as a mass

falling down

travelling all ‘round the world
and I fall alone
tripping down
to return
let me carry on
i try
feeling down, feeling down, feeling down
i don’t know why
feeling down, feeling down
so i’ll rise
oh oh road
oh oh road unknow
feeling down…


n.b. è in corso il crowdfunding per il prossimo album di valeria. lo trovate qui.

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