mercoledì 10 aprile 2013

l'orso - james van der beek (2013)

mattia barro, tommaso spinelli, gaia d'arrigo, giulio scarano sono quattro ragazzi che partendo da quattro storie e luoghi differenti (ivrea, milano, messina, treviso) trovano un punto d’incontro in un trilocale milanese. con delicatezza fotografano in musica l'essenza di una crescita, tra i vent’anni e la maturità. dopo tre ep ed oltre cento date fatte, finalmente arriva il primo album, omonimo, de l'orso: 11 tracce tra rivisitazioni del passato e nuove storie. brani pop in cui le rassicuranti tinte pastello si arricchiscono di nuove e più decise sfumature. anche le copertine testimoniano questa evoluzione: i colori leggeri e le mani dei primi tre ep, lasciano spazio ad un rullo, che dipinge la casa dello stesso colore del cielo e a lui la fonde (giordano poloni cura la grafica del nuovo disco). 
i testi sono poetici e moderni e raccontano delle difficoltà del passaggio al mondo adulto con i conseguenti fallimenti e tristezze e di come capiti spesso di andarsi a rifugiare nei ricordi del passato, pieni di malinconia, ma anche di sincerità. la loro musica è spensierata, leggera e allo stesso tempo non banale, ricca di contenuti che invitano dolcemente a ripercorrere il proprio cammino di evoluzione personale.
nel brano james van der beek si parla dell’attore omonimo (il dawson di dawson’s creek), che viene incoronato simbolo di questa generazione teen. protagonista è il concetto di un'adolescenza che bussa alla porta, qualcosa che – per quanto la si voglia scacciare – non può che ritornare.
il video, diretto da valentina dell’aquila, dura 1:37, interrompendosi proprio nel momento in cui, su disco, arriva la sorpresa, la voce che non ti aspetti, quella di pernazza dei magellano che conclude il pezzo donandogli una sensibile anima rap...

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