giovedì 7 febbraio 2013

steve cutts - man (cortometraggio, 2012)


man è un cortometraggio di steve cutts, artista freelance londinese specializzato in illustrazioni animate.
l'autore ci propone un fumetto in cui si sviluppa l'amara parodia del genere umano, intento ad autodistruggersi. la colonna sonora è in the hall of the mountain king del compositore norvegese edvard grieg.
grazie ad una serie di metafore visive molto forti, cutts ci mostra il protagonista intento ad infrangere le delicate leggi dell'ecosistema, manipolando, adulterando, alterando, falsificando tutto ciò che gli capita per le mani e per i piedi, fino a quando non impugna un'arma e comincia ad uccidere gli animali per profitto. la corsa verso la morte di man continua mentre è impegnato a far sparire nel mare alcuni fusti contenenti scorie radioattive. getta poi una rete a strascico e pesca un'enorme quantità di pesce pieno di agenti inquinanti che finirà nello stomaco suo e di milioni di altri umani. il tutto prosegue in un escalation continua di eventi fino all'inevitabile, terribile, epilogo.
tutto ciò che steve cutts ci narra con le immagini si è verificato, molto probabilmente la nostra civiltà proseguirà in quella direzione. le attività del genere umano porteranno davvero all'autodistruzione del pianeta, a meno di rivedere il modo di trattare il suolo che ci ospita e dovrebbe essere il luogo più accogliente per coloro che verranno; a meno di smettere di considerare il profitto come il nostro unico scopo di vita; a meno di doverci svegliare, un giorno non lontano e scoprire che non resta più nulla da fare, tranne attendere la fine.
man è un cortometraggio di una crudezza estrema che deve la sua efficacia, oltre che alle immagini, anche alla scelta dei colori, tenui, sbiaditi, tendenti al grigio e al nero, con il bianco sullo sfondo che fa risaltare ancor di più la desolazione che si avverte tutt'intorno; solo un giallo a tratti acido, quando non verdastro, ci informa che stiamo assistendo alla triste metafora della nostra sorte imminente. 



1 commento:

  1. E' un filmato fantastico, crudo e vero. Non si può realizzare niente di meglio per ritrarre il genere umano. Una potente metafora della follia a cui nessuno può sottrarsi.

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