tommaso di giulio è un giovane cantautore romano al debutto, nel marzo scorso, con l’album per fortuna dormo poco. un titolo che è già un “manifesto“ artistico e personale. “di giorno si ha poco tempo per scrivere canzoni e metabolizzare esperienze – racconta di giulio - quel che penso è che sia meglio un’ora di sonno in meno e una canzone in più. e poi, per fortuna dormo poco per davvero, perché ho un sacco di amici che vivono in diverse parti del pianeta, per via di questa crisi occupazionale e per restare in contatto, via Skype, bisogna surfare sui fusi orari”.
il cinema fa parte del dna di tommaso: il padre è un noto doppiatore che gli ha trasmesso questa passione, infatti un'altra sua attività è quella di critico e commentatore cinematografico. in particolare, predilige quello che non da risposte, rimanendo aperto al maggior numero di letture possibili. proprio ciò che spera accada ascoltando le sue canzoni che, con naturalezza, in questo lavoro, spaziano dal folk-rock, al pop con quartetto d’archi, fino ad arrivare a sonorità più aggressive. le sue storie ci raccontano di notti, sogni, amori futuri ed hanno per protagonisti personaggi surreali, che fanno dell’ironia e della leggerezza “l’arma” migliore per affrontare il futuro. il video che vi presento, diretto da paola rotasso, è relativo ad una versione unplugged de le mie scuse più sincere. il brano, tra i vincitori di musicultura 2012, ci trasmette, con deliziosa malinconia, tutta la sensibilità di tommaso che, curiosa e divertita, contamina generi e situazioni. suonano con lui i bal musette motel: simone empler, piano e glock - stefano vaccari, basso - andrea freda, batteria.
le mie scuse più sincere
scusami se sono malinconico
come un albergo al mare senza un anima a novembre
scusami se ho preso il brutto vizio di scagliar la prima pietra
la seconda e poi la terza
triglie, sarde, alici, mascolini e pesci re
testa a colazione, pancia a pranzo, coda a cena è tutto fosforo
e non mi scordo più niente, non mi scordo più niente
io non mi scordo più te!
ma io, voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te no
non è tanto dolce naufragare, e mentre vado a fondo penso a te
io voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te
non è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso a te!
mentre vado a fondo penso a te, mentre vado a fondo penso a te
io mentre vado a fondo penso a te!
il cavallo nero viene incontro galoppando mi raggiunge
poi mi afferra nella notte mi rosicchierà le ossa
e mi sotterra nella tomba, tomba, tomba tomba
pensami vicino oppure pensami lontano
non importa, io ti lascio due appunti
e ti chiedo perdono mentre scendo giù!
ma io, voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te no
non è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso a te
io voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te
non è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso in tre
scricchiola una luce mi avvolge tra i flutti
cala la mannaia salpiamo stanotte
prendo un po' di terra, la metto in tasca
cala la mannaia e ti penso di più
rimane il fatto che io voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te no
non è tanto dolce naufragare e mentre vado a fondo penso a te
io voglio dire addio al mare, io non vivo più senza di te
non è tanto dolce naufragare mentre vado a fondo penso a te
a te a te...
*foto di paola rotasso