un lavoro che già nel titolo rivela la propensione del gruppo all’introspezione. dove, in questo caso è inteso sia come domanda che come coordinata. è il luogo in cui ti vorresti trovare, quello in cui ti trovi tuo malgrado, quello che dopo tanto tempo – forse – finalmente riesci a raggiungere. il disco contiene tredici tracce, curate sia nei testi che nelle musiche, a dimostrazione di un’autentica passione per la forma canzone, in tutte le sue sfaccettature. si percepisce il desiderio, in fase di scrittura, di “catturare il cuore” di chi ascolta, cercando, allo stesso tempo, un equilibrio tra immediatezza dei testi e contenuti di sostanza. i componenti del gruppo hanno ascolti molto vari e in alcuni casi anche piuttosto distanti, ma una comune curiosità musicale, li ha portati, in questo album, ad ampliare le proprie sonorità introducendo, fra gli altri, archi e fiati. con sincerità, coerenza e intensità, la band osserva e racconta il mondo che la circonda, non avendo paura di soffermarsi anche sui lati chiaro-scuri con cui ognuno di noi si trova a fare i conti. diviso fra un rassicurante senso di appartenenza e il bisogno di andarsene, per dare vita a desideri e sentimenti che cercano, ogni giorno, un modo per esprimersi.
tutto questo ci arriva anche attraverso il videoclip di il giorno della festa, primo singolo estratto dal nuovo lavoro. il "corto", che vede regista e protagonisti un trio di attori, rispettivamente michele alhaique, greta scarano ed edoardo pesce, ci racconta, con profondità di emozioni, la storia di un amore controverso. quel sospiro finale, unito però ad uno sguardo che comunque rimane rivolto verso il futuro, ci trasmette la consapevolezza che, il “giorno della festa” passa, ma, dentro di noi, abbiamo tutte le possibilità per poter vivere un domani ancora ricco di nuovi sentimenti da esplorare...
*la foto è di erika bussoletti.
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