legati alle radici della loro tradizione, hanno allo stesso tempo assorbito tutta la curiosità e la predisposizione alla contaminazione tipiche di chi vive in una città di mare. aprirsi e confrontarsi con le “mescolanze” di ogni genere è diventata così un’irrinunciabile forma di comunicazione. guidati da un’irrequietezza - “a foja” appunto - che in realtà è un concentrato di energia positiva, un invito a credere in se stessi, a darsi da fare, ci raccontano una napoli autentica. una città divisa fra luci ed ombre, rabbia e malinconia ma anche speranza e voglia di reagire, di vivere fino in fondo il presente, con poesia ed ironia, armi che l’hanno sempre salvata da ogni avversità. tutto questo traspare chiaramente anche nel loro secondo album dimane torna ‘o sole, pubblicato nel novembre 2013.
un lavoro che si avvale della collaborazione di stimati amici, ancor prima che musicisti, quali, fra gli altri, mattia boschi, ilaria graziano, maurizio capone, claudio domestico (già coinvolto con il leader claudio sansone nella frizzante idea tarall&wine). tredici brani ognuno con un proprio “vestito musicale“ in cui trovano spazio strumenti quali l’ukulele, il banjo, i mandolini, il laud (strumento tipico arabo) e numerose percussioni. in una rilettura a fine creazione, il disco si è rivelato un concept album in cui il tempo è stato declinato nei suoi significati: da quello più semplice di evento meteorologico, a quello, più intimo e profondo, di attesa per qualcosa o qualcuno.
per la regia di alessandro rak (che già aveva firmato il clip di 'o sciore e 'o viento, tratto dal primo album del gruppo), e con la collaborazione di francesco di bella (ex frontman dei 24 grana) è appena stato pubblicato il video d’animazione del brano donna maria. il team di lavoro è lo stesso del film l’arte della felicità. presentato alla scorsa edizione del festival di venezia e tuttora in programmazione con crescenti consensi da parte sia di critica che di pubblico, aveva visto la partecipazione dei foja alla colonna sonora con il brano 'a malia, primo singolo estratto da "dimane torna ‘o sole".
protagonista del nuovo clip è un’anziana signora rimasta vedova ai tempi della guerra. le sue giornate scorrono piatte, seduta in strada, immersa nei ricordi della vita da ragazza quando era sposa felice. ai suoi occhi, il volo di un piccione, che la fissa dall’alto del cornicione del palazzo di fronte, prende le sembianze dell’aereo pilotato dal suo giovane amore. vederla camminare lentamente, appesantita nel fisico, sguardo triste, quasi incapace di reggere il peso della spesa, trasmette tutta la fatica di vivere anni probabilmente trascorsi tutti uguali in attesa di un “miracolo d’amore”. miracolo, che, inatteso, arriva proprio nel finale del video. donna maria, all’improvviso, vede in lontananza una figura in abiti militari: è proprio lui, il marito aviatore, atteso da tanto. inizia così una corsa che diviene sempre più liberatoria, il fisico torna leggero, la bocca si schiude in un sorriso traboccante di gioia. si arriva così a quell’abbraccio finale in cui le anime, al di là dei corpi, tornano a congiungersi librandosi nell’aria, leggere e libere come il volo di due piccioni. questa scena è davvero qualcosa che fa profondamente bene. regala la possibilità, se non la certezza, a chi la guarda con il cuore aperto alla speranza e alla vita, di credere che l’amore, quando c’è ed è autentico, riesce ad andare oltre il tempo e lo spazio…
*traduzione di flavia borzacchiello
i foja sono:
dario sansone voce, ukulele, chitarra acustica
un lavoro che si avvale della collaborazione di stimati amici, ancor prima che musicisti, quali, fra gli altri, mattia boschi, ilaria graziano, maurizio capone, claudio domestico (già coinvolto con il leader claudio sansone nella frizzante idea tarall&wine). tredici brani ognuno con un proprio “vestito musicale“ in cui trovano spazio strumenti quali l’ukulele, il banjo, i mandolini, il laud (strumento tipico arabo) e numerose percussioni. in una rilettura a fine creazione, il disco si è rivelato un concept album in cui il tempo è stato declinato nei suoi significati: da quello più semplice di evento meteorologico, a quello, più intimo e profondo, di attesa per qualcosa o qualcuno.
per la regia di alessandro rak (che già aveva firmato il clip di 'o sciore e 'o viento, tratto dal primo album del gruppo), e con la collaborazione di francesco di bella (ex frontman dei 24 grana) è appena stato pubblicato il video d’animazione del brano donna maria. il team di lavoro è lo stesso del film l’arte della felicità. presentato alla scorsa edizione del festival di venezia e tuttora in programmazione con crescenti consensi da parte sia di critica che di pubblico, aveva visto la partecipazione dei foja alla colonna sonora con il brano 'a malia, primo singolo estratto da "dimane torna ‘o sole".
protagonista del nuovo clip è un’anziana signora rimasta vedova ai tempi della guerra. le sue giornate scorrono piatte, seduta in strada, immersa nei ricordi della vita da ragazza quando era sposa felice. ai suoi occhi, il volo di un piccione, che la fissa dall’alto del cornicione del palazzo di fronte, prende le sembianze dell’aereo pilotato dal suo giovane amore. vederla camminare lentamente, appesantita nel fisico, sguardo triste, quasi incapace di reggere il peso della spesa, trasmette tutta la fatica di vivere anni probabilmente trascorsi tutti uguali in attesa di un “miracolo d’amore”. miracolo, che, inatteso, arriva proprio nel finale del video. donna maria, all’improvviso, vede in lontananza una figura in abiti militari: è proprio lui, il marito aviatore, atteso da tanto. inizia così una corsa che diviene sempre più liberatoria, il fisico torna leggero, la bocca si schiude in un sorriso traboccante di gioia. si arriva così a quell’abbraccio finale in cui le anime, al di là dei corpi, tornano a congiungersi librandosi nell’aria, leggere e libere come il volo di due piccioni. questa scena è davvero qualcosa che fa profondamente bene. regala la possibilità, se non la certezza, a chi la guarda con il cuore aperto alla speranza e alla vita, di credere che l’amore, quando c’è ed è autentico, riesce ad andare oltre il tempo e lo spazio…
donna maria
(dario sansone)
donna maria faccia 'e carta guarda 'o sole
sempe assettata for' 'a porta se sta
e guarda 'a gente che cagna culore
pareno mill'anne ca se stà 'nchiuvata llà
e vede e giuvine nun pazzià cchiù 'o pallone
e vede aneme pe cui addà prià
comm'era bella dint' 'a foto cu ll'ammore
comm'era bello chistu vico tant'anne fà
pigliame pe' 'na vota ancora
e famme arrepusà
torna pe 'na notte sola
nun me fà cchiù penà
quante palumme daje 'a magnà ogni matina
e 'sti nipute ca nun se vedono maje
'nu giuvinott dà 'na mano 'a saglì 'e grare
ma ce stà n'ato ca 'o rusario se vò arrubbà
e chisti juorne tutt'eguale uno all'ate
è 'a vita semplice ca te ffà suppurtà
cantano 'e galle e nun schiara maje juorno
tu piglie sciato e te miette a penzà
pigliame pe' 'na notte ancora
e famme arrecreà
torna pe' 'na vota sola
nun me fà cchiù aspettà
donna maria*
donna Maria, faccia di cartapesta, guarda il sole
sempre seduta fuori alla porta sta
e guarda la gente che cambia colore
sembrano secoli che stia lì immobile
e vede i ragazzi che non giocano più a pallone
e vede anime per cui pregare
com’era bella nella foto col suo amore
com’era bello questo vicolo tanti anni fa
prendimi per una volta ancora
e fammi riposare
torna per una notte sole
non farmi più penare
a quanti colombi dai da mangiare ogni mattina
e questi nipoti che non si vedono mai
un ragazzo ti dà una mano a salire le scale
ma ce n’è un altro che vuole rubare il rosario
e questi giorni sempre uguali l’uno all’altro
e la vita semplice che te li fa affrontare
canta un gallo, ma non arriva mai il giorno
tu prendi fiato e ti metti a pensare
prendimi per una notte ancora
e fammi deliziare
torna per una volta sola
non farmi più aspettare
*traduzione di flavia borzacchiello
i foja sono:
dario sansone voce, ukulele, chitarra acustica
gianni schiattarella batteria
giuliano falcone basso
ennio frongillo chitarre acustiche ed elettriche
**grazie a ellebi per il prezioso aiuto
***grazie ad andrea furlan per le foto
****copertina di alessandro rak
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