tigran hamasyan, in arte tigran, è un giovane pianista armeno apprezzato da artisti del calibro di trilok gurtu, herbie hancock e brad mehldau. dall’età di tre anni, iniziando con lezione private, ha studiato musica classica nel suo paese.
dopo il diploma ha proseguito gli studi fra los angeles e new york ma, fondamentale per la sua formazione artistica è stato l’incontro, a undici anni, col maestro vahagn hayrapetyan che lo ha guidato alla scoperta del jazz tradizionale e del bebop. tigran è cresciuto ascoltando svariati tipi di musica, dai black sabbath, ai led zeppelin, dal rock classico, all’heavy rock. Questa curiosità, insieme ad un grande amore per la musica improvvisata, gli ha permesso di creare un “jazz aperto“ in cui le più differenti ispirazioni si contaminano. nelle sue composizioni, infatti, accanto a suggestioni folcloristiche armene, che testimoniano tutto l’amore per la terra d’origine, troviamo elementi di elettronica e sperimentazione, ma anche la rielaborazione di standard jazz. nasce così uno stile del tutto personale che sarebbe troppo riduttivo tentare di classificare entro un unico genere preciso.
lo scorso 26 agosto, a due anni dal precedente a fable, progetto di piano solo, è stato pubblicato l’album shadow theater, ancora per la prestigiosa etichetta verve. Il disco è stato realizzato con la sua band, composta da: areni agbabian, voce, ben wendel, sax; sam minaie, basso, nate wood, batteria. a questo lavoro farà seguito l’omonimo tour che, da ottobre, spazierà fra europa (italia esclusa per ora), stati uniti e canada. road song, di cui vi propongo il video realizzato da karen mirzoyan, è il singolo che ha anticipato l’uscita del nuovo disco. una melodia che, accompagnata da voci soavi, quasi angeliche ed oniriche, spazia fra improvvisazioni pop jazz e la più classica tradizione armena, immergendoci in un mondo musicale visionario,mutevole e indefinibile, nel quale è davvero piacevole perdersi...
Nessun commento:
Posta un commento