il primo ottobre, a distanza di tre anni dal precedente lavoro, pubblicheranno il nuovo album aspettando i barbari, al quale, dalla fine dello stesso mese, farà seguito il tour omonimo. stiamo parlando dei massimo volume, gruppo rock nato a Bologna sul finire degli anni ottanta, scioltosi nel 2002 e riunitosi nel 2008, che vede in emidio clementi la figura di fondatore e leader. il suo cantato-recitato è la cifra stilistica con la quale questa formazione ha mostrato una capacità narrativa che colpisce fin dal primo ascolto. in curiosa attesa di scoprire i contenuti del nuovo disco, riascoltiamo il brano mi piacerebbe ogni tanto averti qui, tratto dall’album cattive abitudini del 2010. le immagini che accompagnano il brano - non è un video ufficiale della band - sono una libera ma suggestiva interpretazione a cura di giaculatorie. ispirato dalla lettura della poesia di montale "ho sceso dandoti il braccio", clementi ha composto questo pezzo dedicandolo alla figura del padre, donandogli un’intensità che permette, a chi si mette in ascolto, di entrare con naturalezza in struggente contatto con qualcuno di caro che non sia più al suo fianco…
mi piacerebbe ogni tanto averti qui
mi piacerebbe ogni tanto averti qui
raccontarti di me
tu che restavi fermo sulla soglia
a guardarmi
in attesa di un pretesto
che non ti offrivo mai
te ne sei andato docile
tra le mie braccia
nella tua buona notte
vestito come uno sposo di campagna
tu così attento allo stile
mi piacerebbe ogni tanto averti qui
con Nina sulle tue ginocchia
per confrontare i nostri profili
che il tempo ha affilato
fino a confonderli
te ne sei andato docile
tra le mie braccia
nella tua fredda notte
leggero come una rondine stremata
tu che avevi il terrore del vuoto
mi piacerebbe ogni tanto averti qui
per mostrarti le cose che ho di te
te ne sei andato docile
tra le mie braccia
nella tua arida notte
che un giorno sarà la mia
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