i virginiana miller sono un gruppo livornese, cui nome ha origine nell’orto botanico di pisa: “c’erano le piante con le targhette – racconta a tal proposito simone lenzi - in questa pianta c’era scritto ‘virginiana miller’. l’abbiamo scelto perché era un nome che, non avendo nessun intento programmatico, non ci precludeva nessuna possibilità”.
nell’edizione 2013 dei david di donatello, questo pezzo ha ottenuto la statuetta come “miglior canzone originale”, importante riconoscimento per una band che, per la qualità delle loro proposte, meriterebbe molta più visibilità..
tutti i santi giorni
ho cercato nei poeti, nei dottori e nei profeti,
ma non ho trovato niente, che anche lontanamente
somigliasse a te… così,
ne deduco che non c’è…
nessun libro che mi spiega
come è fatto il paradiso,
la bellezza di una piega, dove precisamente
nasce il tuo sorriso
benedetto sia il tuo ventre, benedetto il viso
mentre fuori tutto…
tutto va, va a rovescio ma vedrai,
che in qualche modo si farà, non piangere
perché, io e te
vivremo altre primavere,
dopo gli inverni,
avremo tutti i santi giorni,
per noi se vuoi… prendermi
e ho sentito abbandonarmi
tutto il sangue dalle vene
che se tu non ti vuoi bene
indubitabilmente te ne voglio io, lo sai, per dio
chiedi ai filosofi,
interroga i teologi,
prega i beati,
vergini e martiri,
aprimi il cuore e finalmente fidati,
chiedi agli storici,
interroga gli oracoli
tutto va, va a rovescio ma vedrai,
che in qualche modo si farà, non piangere
perchè, io e te
vivremo altre primavere,
dopo gli inverni,
avremo tutti i santi giorni,
per noi…
benedetto sia il tuo ventre
benedetto il frutto di un sorriso sul tuo viso mentre
tutto va, va a rovescio ma vedrai,
che in qualche modo si farà, non piangere
perchè, io e te
vivremo altre primavere,
dopo gli inverni,
avremo tutti i santi giorni,
per noi…
io e te
avremo tutti santi giorni…
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