il disco del 2010, un piano per fuggire aveva ricevuto una buona accoglienza dalla critica specializzata e carlo massarini li aveva promossi nel programma cool tour, su rai5, insieme a verdena, perturbazione, teatro degli orrori e luci della centrale elettrica. nel 2011 matteo de simone, cantante e bassista della band, pubblica denti guasti, suo secondo romanzo. dal libro nasce un reading tour in diverse città italiane, con letture dello stesso matteo e di pierpaolo capovilla del teatro degli orrori. da questa amicizia nasce la scrittura del testo di un brano: il vento, alla cui registrazione, insieme agli altri componenti dei nadàr, parteciperanno in qualità di musicisti anche gli altri componenti del teatro degli orrori.
“abbiamo immaginato l'assurdo fantastico di un mondo in cui il vento ha smesso
di soffiare, in cui tutto ha smesso di muoversi. voleva essere una fotografia
di una generazione presa a metà tra un futuro angoscioso e un passato
dimenticato, costretta a vivere in un presente cristallizzato e avaro di
promesse. pierpaolo capovilla, contribuendo come autore a questo testo, ha
inventato una doppia lettura, sentimentale in senso stretto, che non c'era. la
canzone conteneva e contiene intatto un interrogativo: e se un giorno il vento
tornasse a soffiare, se tornasse l'amore, se la vita tornasse a chiamarmi, che
cosa farei? sarei pronto a ricominciare? questo, in fondo, è l'interrogativo
inquieto che attraversa, a partire dal titolo, l'intero album”.
(nadàr olo)il video de “il vento”, è diretto da bruno d’elia.
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