un passato come cantante dei matildamay ed un presente dedito ad un nuovo progetto in prima persona che si chiama il circo d’ombre. con questo gruppo ha pubblicato un ep, al quale è seguito un album, inventario, alla fine del 2012. al disco ha dato un importante apporto cesare basile curandone la produzione artistica, la registrazione nello zen arcade studio di catania e suonando gran parte degli strumenti. altri prestigiosi ospiti sono lorenzo "colapesce" urciullo ed il cantautore norvegese terje nordgarden.
gli 8 brani sono stati arrangiati e registrati (almeno per quanto riguarda le parti strumentali) in 8 giorni, uno al giorno, privilegiando la natura istintiva delle composizioni. in tutto il disco, si sentono le influenze dei musicisti cari a paolo, dai cantautori italiani degli anni ’60, fino a nick cave & the bad seeds. si spazia dalle atmosfere più intime fino a quelle electro-acustiche, con testi curati, rigorosamente in italiano.
la voce di paolo, poi, così calda, intima, confidenziale si sposa perfettamente con queste soluzioni sonore riuscendo a trasmettere emozioni leggere, ma che arrivano fino in fondo. il nuovo video di paolo mei & il circo d’ombre, che ha per oggetto un'improbabile e liberatoria gara di ballo, è un giorno qualunque, diretto da ground's oranges.
la voce di paolo, poi, così calda, intima, confidenziale si sposa perfettamente con queste soluzioni sonore riuscendo a trasmettere emozioni leggere, ma che arrivano fino in fondo. il nuovo video di paolo mei & il circo d’ombre, che ha per oggetto un'improbabile e liberatoria gara di ballo, è un giorno qualunque, diretto da ground's oranges.
un giorno qualunque
un girasole che guarda per fatti suoi,
una lumaca che ha perso casa sua.
più di un’immagine che nasce dentro me.
se guardo un po’ più in la ci sono dentro anch’io.
un girasole che guarda per fatti suoi,
una lumaca che ha perso casa sua.
più di un’immagine che nasce dentro me.
se guardo un po’ più in la ci sono dentro anch’io.
non senti che c’è, non senti che c’è,
un soffio di vento che passa
non senti che c’è, non senti che c’è,
un soffio di vento che passa anche dentro di me.
e il girasole è lì, davanti casa mia.
lui resta fermo lì, davanti casa mia.
più di un’immagine che vive dentro me.
se guardo un po’ più in la ci sono dentro anch’io.
non senti che c’è, non senti che c’è,
un soffio di vento che passa anche dentro
secondi di qualche minuto, che conta
minuti di nessuna ora, non senti.
non senti che c’è, non senti che c’è,
un soffio di vento che passa anche dentro
le ore di un giorno qualunque, che conta
i giorni di qualunque mese
lontano da me.
Nessun commento:
Posta un commento