il suo è un talento davvero eclettico che lo vede autore di musiche per teatro, balletti, gruppi cameristici e orchestrali. come compositore collabora con numerosi artisti: luciana savignano, giovanni sollima, antonio ballista, taketo gohara, luciano ligabue, giorgia, andrea bocelli, samuele bersani…
la sua attività di concerti per piano in solitaria gli ha dato la possibilità di conquistare il giappone, dove è ormai considerato uno dei pianisti più innovativi e ricercati. la sua, fra le altre, è una sfida che lo porta alla ricerca di percorsi melodici inesplorati, per vedere se è possibile stabilire un punto d’incontro fra un suono che appartiene ad un preciso periodo storico e la musica di oggi. nel video di sistematic decline, picco coniuga, con una naturalezza che conquista dai primi accordi, il suono del clavicordo, (strumento a corde dotato di tastiere particolarmente in auge nel medioevo) alle note techno-elettroniche del dj e produttore londinese paul rose, in arte scuba. l’improvvisazione è stata creata in occasione della sua partecipazione alla trasmissione di radio due, rai tunes, condotta da alessio bertallot. il brillante conduttore propone un inedito esperimento di contaminazione fra jazz ed elettronica, invitando i grandi jazzisti italiani ad improvvisare sopra celebri tracce proposte da importanti dj, esperimento a cui ha dato il nome di jazzapposizioni.
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