mirco mariani, “anima” del progetto musicale saluti da saturno se ne è innamorato quando lo ha visto cantare dal vivo da joao gilberto, “in una versione di 15 minuti volati in un baleno, ad umbria jazz 1996”.
secondo l’artista emiliano è uno di quei "pezzi assoluti che si possono fare e rifare in mille modi e generi diversi trovando sempre il loro abito ideale".
è nato così il desiderio di inserirlo all’interno di shaloma locomotiva, che non è solo il titolo di un nuovo disco, ma anche il nome di una collana di musica caratterizzata da un precisa connotazione sonora che cresce e si sviluppa alliinterno del labotron: uno spazio, in pieno centro storico a bologna, in cui mirco produce, ricerca, sperimenta in totale libertà, riportando a nuova vita strumenti poco utilizzati nella composizione contemporanea come la celesta o il mellotron.
baciami tanto è la versione italiana del brano originale. mariani ha scelto di cantarlo nella nostra lingua con l’intento di donargli così una veste ancor più poetica, romantica e misteriosa. l’ascolto, rivela un approccio electro con una chitarra graffiante, a tratti distorta, che potrà far storcer il naso a qualche purista o “nostalgico”, ma di sicuro ha il merito di rielaborare un classico in modo del tutto originale.
è nato così il desiderio di inserirlo all’interno di shaloma locomotiva, che non è solo il titolo di un nuovo disco, ma anche il nome di una collana di musica caratterizzata da un precisa connotazione sonora che cresce e si sviluppa alliinterno del labotron: uno spazio, in pieno centro storico a bologna, in cui mirco produce, ricerca, sperimenta in totale libertà, riportando a nuova vita strumenti poco utilizzati nella composizione contemporanea come la celesta o il mellotron.
baciami tanto è la versione italiana del brano originale. mariani ha scelto di cantarlo nella nostra lingua con l’intento di donargli così una veste ancor più poetica, romantica e misteriosa. l’ascolto, rivela un approccio electro con una chitarra graffiante, a tratti distorta, che potrà far storcer il naso a qualche purista o “nostalgico”, ma di sicuro ha il merito di rielaborare un classico in modo del tutto originale.
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