la sua, negli anni, è diventata una vera e propria voice orchestra, che gli permette di esibirsi sul palco da solo, con l’ausilio di un looper e alcuni processori di segnale, senza altri strumenti aggiuntivi. è la ripetizione continua di brevi porzioni armoniche e ritmiche, sovrapposte le une alle altre, a consentire il complesso equilibrio che permette la creazione dei singoli brani. dal vivo, arrivando a toccare paesi come il brasile, l'indonesia, la russia e gli stati uniti, presenta brani appartenenti agli album biocosmopolitan e insanology (pubblicati in tutto il mondo dall'etichetta newyorchese moonjune records).
del suo repertorio fanno parte anche alcune interpretazioni di standard jazz (tra cui nature boy e i mean you), così come brani appartenenti al repertorio di jimi hendrix e dei beatles.
il video che vi presentio è relativo all’esibizione live, registrata lo scorso maggio al parco dela gola del tinazzo a castro (bg) nell’ambito di un solo concert, della canzone tomorrow never knows. si tratta della traccia conclusiva dell’album revolver, pubblicato dalla celeberrima band di liverpool nel 1966. dotato di soluzioni vocali e tecnologiche del tutto innovative per l’epoca, rimane a tutt’oggi, uno dei più riusciti esperimenti di rock psichedelico del gruppo. ho avuto modo di apprezzare boris alcuni giorni fa, durante una breve esibizione al memo restaurant di milano, nell’ambito di una serata dedicata a hendrix organizzata da ezio guaitamacchi per radio lifegate e posso confermare che le sua tecnica, abbinata ad eccellenti doti vocali, produce un effetto davvero magico. quello che riesce a creare semplicemente "lasciando in libertà" la sua voce magari può spiazzare, ma di sicuro non passa inosservato...
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