con il terzo lavoro, la guarigione del 2012, veronica, che ha sempre amato i dischi scarni e i suoni intimi, raggiunge una nuova maturità. abbandonati i timori precedenti, riesce a pubblicare un album che la rappresenta molto più fedelmente, registrandolo in presa diretta e su bobina. l’ispirazione per i suoi brani arriva dall’osservazione della vita intorno e dentro di lei. “mi affascina fotografare con le parole, tentare il più possibile di avvicinarmi ad uno scatto veritiero, attraverso la sintesi e i vocaboli giusti, con la melodia e l’armonia perfetta - racconta l’artista - un’impresa epica”.
lunedì 6 maggio 2013
veronica marchi - così come mi vedi (2013)
veronica marchi, giovane cantautrice veronese, si è avvicinata alla musica suonando ad orecchio il pianoforte che c’era in casa. ha iniziato per gioco, ma poi la musica è diventata una necessità, fino a trasformarsi in professione. la sua carriera è un susseguirsi di concorsi, concerti, esperienze e collaborazioni. il debutto discografico è del 2005, con un album che porta il suo nome. nello stesso anno vince il premio l’artista che non c’era, il giffoni music concept e ottiene una menzione come miglior opera prima al premio tenco. nel 2008, dopo il secondo disco l’acqua del mare non si può bere, inizia un’intensa attività live che la porta ad aprire i concerti, tra gli altri, di niccolò fabi, cristina donà, nada, pacifico, marta sui tubi, davide van de sfroos….
così come mi vedi, secondo clip dall’album, diretto da michele venturi, è una delle poche canzoni autobiografiche che veronica abbia scritto. con schiettezza si racconta mettendo a nudo tutte le sfaccettature del suo mondo interiore, rendendoci consapevoli che, qualunque sia la nostra meta, alla fine è sempre con noi stessi che dobbiamo tornare a fare i conti.
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