il disco è stato registrato avvalendosi della collaborazione di musicisti-amici locali e vede la presenza di membri degli annie hall, dei le man avec les lunettes, di giorgia poli (ex scisma), di giovanni ferrario e gabriele ponticiello. come sfondo di questa nuova avventura musicale, dondelli ha immaginato un paesino di circa 200 anime. al suo interno, un centinaio di votanti divisi fra destra e sinistra, un po’ come ai tempi di don camillo e peppone, e lui che, in qualità appunto di sindaco, riesce a rimanere uno di loro, conservando intatta la stima e l’amicizia di tutti. un luogo, certo un po’ utopico, in cui far crescere la figlia nina, nata da pochi mesi. da questo desiderio di autenticità, di ritorno alle piccole storie semplici di ogni giorno, sono nate le dieci tracce del disco. ci si ritrova così a sfogliare, con dolcezza velata di malinconia,un album di famiglia delicato e leggero, da cui traspare tutto l’amore per i propri affetti e la propria città, ma da cui emergono anche riflessioni dal retrogusto amaro sulla nostra realtà politica e sociale.
da pochi giorni è uscito il video del primo singolo estratto da questo nuovo lavoro. si tratta de la vita in centro, che racconta di un sentimento nato in città, per la cui fine, il protagonista, si consola immergendosi nella vita alcolica del bar. una storia comune ma non banale, perché rivela, attraverso la sottile vena autoironica che la contraddistingue, la capacità di credere che si può ricominciare, fiduciosi che la vita prima o poi, tornerà a sorprenderci.
la vita in centro
l'ho vista venerdì
in quel locale in centro
la radio che suonava
canzoni di tanto tempo fa
weekend in vecchio stile
a cena con gli amici
lo spritz con il campari
a fine serata andiam da me
e poi domenica
la storia solita
la testa che fa male
e implora pietà
da quando non m'ami più vado al bar
da quando tu non m'ami più vado al bar
l'hai sempre detto tu
l'ho sempre detto anch'io
con gl'olandesi il milan
era giustificabile
ma poi di che parlavo
di partitocrazia?
lo so non dovrei dire
parole così difficili
da quando non m'ami più vado al bar
da quando tu non m'ami più vado al bar
ho deciso di cambiare
e di spendere di meno
forse l'unico rimedio
è mangiare mentre bevo
le quattro del mattino
bicchiere della staffa
tranquilli torno a piedi
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