gianluca petrella è un artista a cui piace sperimentare ed inventare continuamente. da un'idea di corrado beldì, il trombonista ha raccolto ed elaborato moltissimo materiale composto da nino rota e lo ha ridefinito fino a fondere l'elettronica ed il jazz e creare un fiume caldo che, senza sosta per circa due ore, ha riversato sulla sala stracolma del conservatorio cantelli. il pubblico quasi travolto da questi suoni, a tratti è sembrato incapace perfino di applaudire, o forse timoroso di spezzare la splendida atmosfera che, i sei musicisti sul palco, modellavano e plasmavano in un continuo work in progress. la voce di john de leo, capace di escursioni estreme e di sostituirsi agli strumenti stessi, ha regalato brividi per tutta la durata dell'esibizione. i temi di nino rota, autore di oltre 140 colonne sonore (per indimenticabili lungometraggi di fellini, visconti, monicelli, ferreri, wertmuller...) a volte comparivano nitidi per poi ritornare in profondità, seguendo i vortici di trombone e sax baritono, lungo le escursioni del piano, le linee dell'elettronica ed i campionamenti vocali.
il viaggio migliore è stato chiudere gli occhi e lasciarsi avvolgere dalle mille sollecitazioni che arrivavano dal palco, attraverso un impianto audio che ne ha valorizzato ogni singolo frammento. insomma un esperimento davvero riuscito ed un ensemble promosso a pieni voti.
premio speciale per l'originalità ad andrea sartori ed il suo "sartofono".
gianluca petrella: trombone
john de leo: voce
giovanni guidi: piano
beppe scardino: sax baritono
andrea sartori: elettronica e sartofono
joe rehmer: contrabbasso
cristiano calcagnile: batteria
novara jazz
gianluca petrella
john de leo
grazie a giancarlo minelli per le foto.
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